Simone Patuzzo è anche specializzato nel trattamento mediante fibrolisi diacutanea metodo originale Kurt Ekman.

La Fibrolisi Diacutanea è una tecnica che trova indicazione nei seguenti quadri:

  1. Le aderenze successive a traumi.
    Gli esiti post-chirurgici come la fibrosi cicatriziale che limita il normale movimento.
  2. Dolore (anche di natura infiammatoria): epicondiliti, tendinopatie, periartrite scapolo- omerale, pubalgia, lombalgia, torcicollo, ecc
  3. Nevralgie conseguenti ad una irritazione dei nervi periferici: neuralgia occipitale, cervico-brachiale e intercostale di Arnold, sciatalgia, ulnalgia, ecc
  4. Sindromi trofiche degli arti: algoneurodistrofia, sindrome del tunnel carpale, sindromi muscolari varie, sindromi dei compartimenti, ecc

La FIBROLISI DIACUTANEA è un modo di lavorare in un modo non sintomatico e si basa in un tipo centripeto di approccio, trattando le superfici in rapporto al dolore (sistema di organizzazione mio-aponeurotica).
La FIBROLISI DIACUTANEA è una tecnica a tre fasi: la palpazione digitale, la palpazione strumentale e la fibrolisi.
1. La fase di palpazione digitale è fatta dalla mano e permette di delimitare le zone di trattamento in modo grossolano.
2. La fase di palpazione strumentale, che si fa con il gancio, permette di identificare accuratamente le adereze esistenti o le localizzazioni fibrose del connettivo fibroso.
3. La fase di fibrolisi (propriamente conosciuta) viene eseguita al termine della fase strumentale e palpatoria. Consiste nell’effettuazione di una trazione con il gancio, con allungamento e rottura delle fibre connettivali delle aderenze, per spianare il tessuto fibroso.

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